martedì 2 settembre 2008

TERRE IN SERRA, una ricerca per la Federbraccianti di Eboli.





Nei primi anni 80, da poco laureato, appresi che il mio amico e collega del corso di laurea, Francesco Marcigliano era responsabile della Federbraccianti del comprensorio di Eboli. Erano anni in cui il sindacato cercava di dare dignità al lavoro dei braccianti sottoposti, in modo diffuso, al caporalato.

Organizzazioni dedite anche ad attività illegali, si erano 'offerte' quali mediatrici della forza lavoro tra proprietari terrieri, con pochi scrupoli e molti soldi, e lavoratori disoccupati che vivevano nei piccoli paesi delle colline attorno alla grande e fertile piana del fiume Sele, in provincia di Salerno. Nella difficile situazione di dover gestire interessi spesso assai differenziati anche tra i lavoratori agricoli, la sempre diffusa dicotomia tra lavoratori fissi ed avventizi, il sindacato doveva lottare su più fronti. In una situazione di altissimo livello produttivo delle aziende agricole della piana del Sele, i rapporti di lavoro rimanevano costantemente legati al paternalismo ed alla diffusa illegalità. Quale poteva essere il mio contributo a questa realtà di lotte sociali e sindacali? Ne parlai con l'amico Francesco, con il responsabile della camera del Lavoro di Eboli, Lucio Russomando, e decidemmo che potevo contribuire a far conoscere quella realtà attraverso una ricerca fotografica . E così, con Francesco che conosceva benissimo tutte le differenti realtà e con una brava e simpatica fotografa romana Lisa Bartoli, free lance che collaborava con la CGIL romana , per giorni vagammo per quelle terre. All'alba, negli orari in cui i braccianti si radunavano lungo le strade per essere raccolti dai furgoni dei caporali; nelle ore del lavoro e delle soste. Marcigliano era una guida ineccepibile. Lo conoscevano un pò tutti, non solo perchè sindacalista ma per una carica umana che era il tratto distintivo del suo lavoro. Russomando appoggiò pienamente questa iniziativa con determinazione ed anche un pò di coraggio. Il sindacato, in quella zona, non aveva dimestichezza con questo tipo di interventi. Alla fine alcune immagini furono pubblicate sui giornali della CGIL grazie a Lisa Bartoli, ed una selezione del mio lavoro divenne mostra fotografica che facemmo girare in tutti i comuni della piana del Sele. Russomando, come era nel suo stile, andò oltre e di 10 immagini ne fece un portfolio con due interventi introduttivi: uno dell'economista Enrico Pugliese ed un altro di Francesco D'Agostino, segretario regionale della Federbraccianti CGIL. Mi aiutò nelle selezioni delle immagini Raffaele Venturini, il più interessante fotografo salernitano, la stampa fotografica fu realizzata, con la consueta attenzione, da Anna Maffi, fotografa ed amica da sempre. La pubblicazione venne venduta a prezzo politico per contribuire alla costruzione della nuova Camera del Lavoro di Eboli

! maggio all'auditorium canzoni illustrate dalle mie fotografie

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Parte del programma di sala del concerto del primo Maggio